Da "IL PICCOLO" di Trieste di lunedì 17 settembre 2012
“RAMPIGADA”
“Assalto” a Scala Santa sui pedali o a piedi fino all’Obelisco
La tappa di domenica è affrontabile con due “armi” e altrettanti momenti. Si parte alle 10 con la gara competitiva, riservata a ciclisti e podisti, seguita da una coda senza l’assillo del cronometro, con strada chiusa al traffico e con un unico tema di fondo: stare al passo del divertimento e scoprire l’accesso al Carso partendo comodamente dal centro città. Manifesto più provocatorio che agonistico quello della “Rampigada santa” a Scala Santa, ideata proprio sull’epicentro che scoraggia le imprese podistiche o a pedali, tratto che sembra osteggiare l’uso della bicicletta a Trieste.
I numeri danno un’idea precisa della fama legata all’erta urbana che sfocia poi in Carso: il tratto inizia presentando un’altitudine di 18 metri sul livello del mare e dopo 2km di tornanti regala i 326 metri di dislivello; la pendenza media, ricordano le statistiche, è del 16,2% ma con parti che toccano il 20%. Dura per tutti, insomma, tanto che - stando al retaggio di una confusa tradizione in vernacolo - “santa” suonerebbe infatti come parodia delle reali imprecazioni di chi si avventura da quelle parti.
Per vivere la nuova sfida, tra cultura e colore, serve un’iscrizione da presentare entro giovedì, da fare in rete (sul sito www. spiz.it) ma obbligatoria solo per coloro che vogliono affrontare la prima gara della giornata, quella competitiva a cronometro. Libero accesso, invece, alla fase libera. Scala Santa inoltre, resterà interdetta al traffico dalle 9.30 alle 15.
La prima volta della “Rampigada santa” vive su altri, molteplici motivi: la sensibilizzazione è alla base dell’evento e si articola in una gamma di contenuti, tutti naturalmente in chiave ecologica. Emblematica, a riguardo, la sede dell’arrivo collocata vicino all’ex hotel Obelisco, una struttura un tempo in auge, ora tempio del crollo e simbolo dell’abbandono; immagine che gli organizzatori dell’Associazione Spiz intendono articolare ricordando il bisogno di impulso per una città «troppo addormentata».
Nel complesso, rammentano gli ideatori, il monito si spinge alla concezione di una Trieste con «meno automobili in circolazione, quindi più sana, più pulita, a misura di uomo e soprattutto di bambino». L’intera giornata vive comunque sui tratti della festa, con immancabile parentesi di ristoro all’arrivo dove, pare, non mancheranno gli stand più graditi, quelli enogastronomici.
Prologo della manifestazione affidato a Simone Temperato, conosciuto nell’ambiente come Magico Tempe, uno che vuole stupire a tutti i costi e intende farlo cimentandosi in bicicletta ma su una sola ruota. Le informazioni viaggiano sul sito (www.spiz.it), oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (il telefono è il 3393781703).
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