1ª OLIMPIADE dele CLANFE
sabato 23 agosto 2008
Stabilimento Balneare Ausonia Trieste
Rassegna Stampa
Da "IL PICCOLO" di venerdì 22 agosto 2008
DOMANI ALL’AUSONIA: IN GARA ANCHE PER LE«BOMBE AMERICANE»
Tuffatori, arriva l’Olimpiade delle «clanfe»
Da modalità esibizionistica utile ad attirare l’attenzione delle «mule», a specialità (per gioco) olimpica. I tuffi a «clanfa», che generazioni di «muli» si sono tramandati come una fiaccola virtuale, vivranno domani allo stabilimento balneare Ausonia il loro momento magico. Dalle 15 in poi è in programma la prima «Olimpiade dele clanfe e dele bombe americane». Modalità di tuffo quest’ultima anch’essa rigorosamente locale, ideata per un altro scopo: inondare di schizzi signore e signorine che solitamente stazionano vicino ai trampolini o alle piattaforme per i tuffi, di cui la piscina dell’Ausonia è stata quasi sempre dotata fin dall’immediato dopoguerra.
Al tuffo a «clanfa» dedica più di una pagina Mauro Covacich nel suo libro «Trieste sottosopra»: «Quando si parte per la rincorsa è come se si stesse galleggiando nel vuoto, con le mani dietro la nuca, le gambe tirate indietro con le ginocchia piegate e la faccia, be’, la faccia nella classica imitazione di Snoopy in estasi. Agli occhi di un profano, chi si trova in queste condizioni potrebbe far pensare di essere sul punto di prendersi una sonora panciata. Invece, a un centimetro dall’acqua – sottolinea Covacich – il tuffatore si chiude nella forma di un ferro di cavallo, cioè appunto di una clanfa, provocando il canonico tonfo, tipo bomba di profondità, e un geiger alto nel cielo. Gli altri aspettano che risalga in superficie, per dirgli quanto ha schizzato, poi tocca a uno se possibile ancora più smilzo, che si cimenta in una “bomba americana”».
Ecco, è appunto questa l’altra specialità nella quale saranno chiamati a esibirsi domani i concorrenti dell’Ausonia. La «bomba americana» si distingue da quella tradizionale perché nella prima, invece di rimanere completamente raccolti, si allunga una delle gambe. «Nessuno sa – riprende Covacich – perché l’unica variante della bomba sia americana».
I meno giovani ricorderanno come queste due specialità dei tuffi abbiano caratterizzato le loro estati dai Topolini all’Excelsior di Barcola, dal Ferroviario al Crda di Muggia. Di certo l’Ausonia, con il trampolino e la torre delle piattaforme, ha sempre costituito il punto di riferimento per quanti hanno amato e amano le due specialità. E col tempo le scuole di pensiero si sono moltiplicate: c’è chi si tuffa emettendo un lungo fischio, chi agita gli addominali come fosse un culturista, chi urla in volo.
Domani per la prima volta la gara sarà ufficiale, con una giuria composta da cinque membri che valuteranno «sia l’esecuzione che l’entità dello spruzzo prodotto» dai tuffi, previsti in numero massimo di due. Cinque le categorie: «fioi» (meno di 12 anni), «muleti» (dai 13 ai 16), «muli» (dai 17 ai 25), «muloni» (dai 26 ai 36) e «vece bobe» (over 36). È necessario iscriversi, direttamente all’Ausonia (per informazioni tel. 3393781703 o 3316016321). Il tutto andrà vissuto nel classico spirito del «morbìn» triestino. E con l’auspicio che nessuno prenda una brutta... «panzada», che è l’umiliazione più pesante.
Ugo Salvini
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Da "IL PICCOLO" di domenica 24 agosto 2008
«Clanfe», in 60 all’Olimpiade
Successo all’Ausonia, premiati i vincitori delle varie categorie
Tuffi, schizzi che in alcuni casi hanno raggiunto anche il pubblico, risate, divertimento per tutti.
È stato un pomeriggio di festa ieri all’Ausonia in occasione della prima «Olimpiade delle clanfe», manifestazione riservata agli appassionati di questo particolare tipo di tuffi dalla tradizione tutta nostrana, il cui successo ha subito fatto annunciare agli organizzatori che «nel 2009 si farà sicuramente la seconda edizione». In più di sessanta si sono iscritti alla gara che si è prolungata per gran parte del pomeriggio, coinvolgendo anche il pubblico che ha salutato con applausi o fischi, a seconda della bravura degli esecutori, le singole esibizioni.
E c’è stato anche il tempo per una breve serie di tuffi «seri», fatti da Giuseppe Auber, nonno di quel Gabriele che più tardi risulterà essere il vincitore della sua categoria nelle «clanfe».
Dal trampolino di tre metri si sono buttati in tanti nello specchio d’acqua sottostante, la vecchia piscina dell’Ausonia, da sempre teatro di gare e di allenamenti di nuotatori e pallanotisti. I vincitori sono stati Samuele Fragiacomo nella classe «fioi», cioè entro i 12 anni, con una «clanfa » classica; Gabriele Auber nei «muleti» (sotto i 18 anni), con una «ufo»; Enrico Ciuffi fra i «muli» (entro i 26), con una «mortaio»; Davide Poropat fra i «muloni» (entro i 36), anch'egli con una «ufo»; e infine Diego Ziodato negli over, con un’americana.
Un premio all'incontrario è andato a Piero Degrassi «per il tuffo più brutto del pomeriggio, un banale ‘piròn’» ha spiegato Mauro, uno degli organizzatori. Molto applaudita, nel corso delle premiazioni, anche Cristina, che si è dedicata alla minuziosa composizione delle classifiche.
Ugo Salvini
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