La 1ª Rampigada Santa 2012 sulla STAMPA...
...buona lettura...
Da "IL PICCOLO" di Trieste di martedì 4 settembre 2012
MOBILITÀ SOSTENIBILE
“Rampigada santa” aperta a tutti
RAMPIGADA SANTA domenica 23 settembre alle 10
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Da "IL PICCOLO" di Trieste di giovedì 13 settembre 2012
ATTIVITÀ
Iscrizioni “Rampigada santa”
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Da "IL PICCOLO" di Trieste di lunedì 17 settembre 2012
“RAMPIGADA”
“Assalto” a Scala Santa sui pedali o a piedi fino all’Obelisco
La tappa di domenica è affrontabile con due “armi” e altrettanti momenti. Si parte alle 10 con la gara competitiva, riservata a ciclisti e podisti, seguita da una coda senza l’assillo del cronometro, con strada chiusa al traffico e con un unico tema di fondo: stare al passo del divertimento e scoprire l’accesso al Carso partendo comodamente dal centro città. Manifesto più provocatorio che agonistico quello della “Rampigada santa” a Scala Santa, ideata proprio sull’epicentro che scoraggia le imprese podistiche o a pedali, tratto che sembra osteggiare l’uso della bicicletta a Trieste.
I numeri danno un’idea precisa della fama legata all’erta urbana che sfocia poi in Carso: il tratto inizia presentando un’altitudine di 18 metri sul livello del mare e dopo 2km di tornanti regala i 326 metri di dislivello; la pendenza media, ricordano le statistiche, è del 16,2% ma con parti che toccano il 20%. Dura per tutti, insomma, tanto che - stando al retaggio di una confusa tradizione in vernacolo - “santa” suonerebbe infatti come parodia delle reali imprecazioni di chi si avventura da quelle parti.
Per vivere la nuova sfida, tra cultura e colore, serve un’iscrizione da presentare entro giovedì, da fare in rete (sul sito www. spiz.it) ma obbligatoria solo per coloro che vogliono affrontare la prima gara della giornata, quella competitiva a cronometro. Libero accesso, invece, alla fase libera. Scala Santa inoltre, resterà interdetta al traffico dalle 9.30 alle 15.
La prima volta della “Rampigada santa” vive su altri, molteplici motivi: la sensibilizzazione è alla base dell’evento e si articola in una gamma di contenuti, tutti naturalmente in chiave ecologica. Emblematica, a riguardo, la sede dell’arrivo collocata vicino all’ex hotel Obelisco, una struttura un tempo in auge, ora tempio del crollo e simbolo dell’abbandono; immagine che gli organizzatori dell’Associazione Spiz intendono articolare ricordando il bisogno di impulso per una città «troppo addormentata».
Nel complesso, rammentano gli ideatori, il monito si spinge alla concezione di una Trieste con «meno automobili in circolazione, quindi più sana, più pulita, a misura di uomo e soprattutto di bambino». L’intera giornata vive comunque sui tratti della festa, con immancabile parentesi di ristoro all’arrivo dove, pare, non mancheranno gli stand più graditi, quelli enogastronomici.
Prologo della manifestazione affidato a Simone Temperato, conosciuto nell’ambiente come Magico Tempe, uno che vuole stupire a tutti i costi e intende farlo cimentandosi in bicicletta ma su una sola ruota. Le informazioni viaggiano sul sito (www.spiz.it), oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (il telefono è il 3393781703).
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Da "IL PICCOLO" di Trieste di sabato 22 settembre 2012
LA NOVITÀ
Riservata a ciclisti e podisti scatta la “Rampigada Santa”
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NB: peccato che "Il Piccolo" riesca a sbagliare la data di una competizione del genere, non tanto per chi si è iscritto che la data ormai la sa a memoria, quanto per chi vuole venire a vedere la gara, e, soprattutto, per i residenti che avvisati della chiusura di domenica rischiano di venir presi in contropiede da una notizia di questo tipo... vabbè...
Da "IL PICCOLO" di Trieste di domenica 23 settembre 2012
PODISMO E CICLISMO
Si corre oggi la “Rampigada Santa”
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Da "IL PICCOLO" di Trieste di lunedì 24 settembre 2012
Rampigada Santa, la carica dei 230
Una folla ha partecipato alla salita dal livello del mare fino all'Obelisco
Un popolo di “salitomani”, votati alla fatica, in grado di esaltarsi di fronte a un tappeto di pavè che, in soli 2000 metri, conduce dal livello del mare ai 343 metri dell’Obelisco. Hanno risposto in 230 al richiamo lanciato dall’Associazione Spiz, la stessa che organizza le Olimpiadi delle Clanfe, raccogliendo la sfida di percorrere Scala Santa, la regina delle salite triestine con quel 16 %di pendenza media che, in alcuni tratti, raggiunge e supera il 20 %. La prima edizione della “Rampigada Santa” è appena andata in archivio e già si candida a diventare una classica del calendario degli eventi triestini, capace di valicare il confine che separa gli appuntamenti agonistici da quelli di costume. Lamanifestazione andata in scena sull’arteria che collega il rione di Roiano all’altipiano carsico, infatti, ha raggiunto l’obiettivo di riunire ciclisti e podisti, mescolando i semplici appassionati della domenica ai migliori interpreti delle discipline di resistenza, giunti anche da fuori regione. I primi nomi a comparire sull’albo d’oro della “Rampigada” sono Stefano Fatone (10’18”) e Michela Facchin (16’39”), fra i ciclisti, e Michele Ermacora (11’41”) e Daniela Da Forno (14’06”) fra i podisti. Fatoneè giunto a Trieste daCassano d’Adda, in provincia di Milano, lasciando a bocca asciutta i bikers nostrani. La sua prova ha davvero impressionato: mai un atleta aveva coperto Scala Santa in 10 minuti. «Se xe trafico ghe meto de più anche in auto», il commento ironico di una spettatrice alla linea del traguardo. Il trentottenne vincitore è uno specialista delle gare in salita e si è permesso il lusso di consegnare quasi 80 secondi a Maurizio Deponte, forte atleta di casa (11’35”), giunto secondo davanti a Lawrence Osborne (12’24”). È stata più combattuta la contesa fra i runners, con il friulano Michele Ermacora che ha raggiunto l’Obelisco con 20“ di vantaggio su Marco Moretton (12’01”), altro specialista della corsa in montagna. Terzo Alessandro Maraspin, al rientro da unlungo periodo di stop, cheha perso la seconda piazza per soli 27 decimi. Meno incerta la crono rosa, con la Facchin che ha nettamente staccato Beatrice Skabar (19’) e Donatella Cosliani (20’22”), e con la cadorina Da Forno che ha anticipato Loredana Gustini (15’57”) e Lorenza Muran (18’49”). Il “colore” di questa kermesse è stato affidato all’apripista “Magico Tempe”, che ha raggiunto il traguardo in 18’44”, contando sulla sola trazione di una ruota, in una lunga e faticosa impennata che ha ribadito, come sostengono gli organizzatori, che «se se pol andar su de là a pìe e in bici…se pol andar a pìe e in bici per tuto».
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Da "Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." di lunedì 24 settembre 2012
CICLISMO E PODISMO GRANDE PRIMA EDIZIONE
Rampigada Santa che spettacolo! Oltre 200 in gara
Nella competizione su due ruote, vince il milanese Fatone
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Da "IL PICCOLO" di Trieste di martedì 25 settembre 2012
Tra fatica e sorrisi Scala Santa diventa il Gp della montagna
Un successone la prima edizione della “Rampigada” scontato il bis nel 2013 con la benedizione dei residenti
TRIESTE
Sono riusciti nell’intento di trasformare Scala Santa in una tappa dolomitica, seppur in versione miniaturizzata: stesso calore e colore da parte del pubblico assiepato ai bordi della strada in pavè che conduce all’Obelisco e, soprattutto, stesse percentuali di pendenza da affrontare per raggiungere il traguardo, in sella a una bicicletta o potendo contare solamente sulle proprie gambe. Per l’Associazione Spiz, a poche ore dalla chiusura della manifestazione, è arrivato il momento di tracciare un bilancio della prima “Rampigada Santa”, ben consapevoli che «sarà impossibile non organizzare una seconda edizione», come richiesto a gran voce da tutti i partecipanti, evidentemente soddisfatti dello sforzo appena portato a termine. Le parole di Mauro Vascotto, presidente del sodalizio ideatore della kermesse sportiva, non lasciano spazio ad alcun dubbio: «È stata una faticaccia – commenta al termine delle premiazioni – che, però, ci ha regalato delle enormi soddisfazioni, al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Tutto è andato per il meglio e gli stessi partecipanti ci hanno sollecitato a proseguire su questa strada». Una strada in salita, evidentemente, visto che la formula di gara che ha conquistato i presenti è stata quella dei 2km lanciati verso l’altipiano carsico, con una prima parte inserita in un rione popolare e una seconda parte circondata dal verde e da un panorama particolarmente suggestivo. La risposta dei residenti, oltretutto, è stata improntata alla massima collaborazione e più di qualcuno si è detto disposto a lavorare a fianco dell’organizzazione già a partire dal prossimoanno. Il signor Ferfoglia, in realtà, già in questa prima edizione non si è limitato a godersi la “Rampigada” dalla finestra della sua abitazione. Cogliendo di sorpresa gli stessi organizzatori, infatti, ha addobbato il tracciato connumerose bandiere che hanno contribuito a realizzare un’atmosfera festosa. Qualcuno, addirittura, si è sbilanciato nell’affermare che «da adesso Scala Santa non sarà più la stessa». «La nostra missione – conclude Vascotto sorridendo – è di produrre uno scarto culturale in avanti, per far sì che questa città si renda conto delle grandi potenzialità di cui dispone».
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Da "IL PICCOLO" di Trieste di venerdì 28 settembre 2012
SPORT
Rampigada che successo
Il merito non è dovuto solo a noi di Spiz Associazione di Promozione Sociale (www.spiz.it) che quando ci mettiamo a organizzare le cose siamo sempre attenti che impegno, coraggio e morbìn non ci manchino, ma soprattutto perchè la risposta di tutti i partecipanti è stata fantastica.
Sentiti ringraziamenti li devo ai 225 iscritti, che per una "prima" sono un risultato impressionante, a tutto il pubblico accorso numeroso, a tutti coloro che hanno contribuito, anche oltre i loro compiti, alla realizzazione dell'evento, ma soprattutto ai residenti di Scala Santa che pazienti, comprensivi e tolleranti ci hanno permesso di realizzare questa manifestazione sopportando la chiusura della via e metabolizzando il disagio conseguente in maniera generosa.
Gli atleti in gara erano emozionati dal tifo da Giro d'Italia che hanno trovato ai lati della strada, anche quelli abituati a gare più importanti,e chiunque abbia percorso Scala Santa ha potuto vederei gran pavese o gli striscioni appesi per incorniciare l'evento. Non tutti erano un'idea di Spiz, molti erano gesti spontanei dei residenti e dei tifosi.
Sappiamo che un successo del genere alla prima edizione ci lancia un messaggio forte affinchè si continui questa avventura, e a nome mio, dei soci di Spiz e di tutti i volontari che hanno messo l'anima, ma soprattutto braccia e cuore, nell'organizzazione di questo evento posso dire che sarà un piacere e un onore replicare.
Emozioni simili rimangono impresse nella memoria per una vita intera. Davvero grazie a tutti. Ci vediamo nel 2013.
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Da "IL PICCOLO" di Trieste di giovedì 11 ottobre 2012
La Fidal “maledice” la Rampigada Santa
De Mori: «Manifestazione non autorizzata dalla federazione di atletica». Le società e molti atleti ora rischiano sanzioni
«Se solo volessimo – rincara la dose De Mori – potremmo fare intervenire sul luogo della gara le forze dell’ordine». Una presa di posizione netta, quella del segretario regionale Fidal, che richiede ai legali rappresentanti delle società in questione, di “fornire inderogabilmente entro e non oltre il 10 ottobre le motivazioni e le eventuali giustificazioni in merito”, pena il deferimento. Il signor Mario Rossi, in quanto tesserato Fidal, non è quindi libero di partecipare a una gara locale, se la stessa non trova riparo sotto l’ombrello della federazione? Evidentemente no. «Il regolamento parla chiaro», assicura De Mori. Unasocietà, se affiliata Fidal, per organizzare una competizione podistica deve corrispondere 270 euro di tassa gara, più 1 euro per ogni atleta arrivato al traguardo. Appare chiaro, quindi, che un sodalizio la cui finalità principale non è quella di far correre la gente, tenda a voler risparmiare tale cifra, mentre appare altrettanto chiaro che la Fidal interpreti questo comportamento come una sorta di concorrenza.Macosa dicono le società interessate dalla missiva? In una riunione dello “S.p.o.r.t.”, il comitato che riunisce i sei sodalizi che organizzano il Trofeo Provincia di Trieste, è emerso come queste norme nei fatti non siano facilmente applicabili. Carlo Irace, presidente del Tram de Opcina, si arrende a un’evidenza: «non possiamo controllare le iniziative di ognuno dei nostri 150 tesserati». Irace rimanda a una responsabilità di tipo personale, rispetto alla quale Giacomo Licen Porro non si tira certo indietro: «Non trovo corretta questa posizione federale, ma mi assumo le conseguenze per aver preso parte, come libero cittadino, a una manifestazione che si collocava all’interno della Settimana europea per la mobilità sostenibile».
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Da "IL PICCOLO" di Trieste di sabato 13 ottobre 2012
Il Coni difende la “Rampigada Santa”
Il presidente del comitato regionale Felluga critico sulla “scomunica” della Fidal a club e atleti: «Era più una festa che una gara»
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