Da
di Trieste di venerdì 24 luglio 2015
LA FESTA DELL’ESTATE » LE OLIMPIADI MADE IN TRIESTE
Duecento “clanfatori” sabato all’Ausonia
Tuffatori dal Lussemburgo e pattuglie friulane. Scontro Cosolini-Dipiazza sul trampolino (ma è uno scherzo)
di Francesco Cardella
Verso quota duecento. L’ottava edizione delle Olimpiadi delle “clanfe” gioca anche sull'aspetto statistico e prova ad alimentare l’attesa con il respiro dei dati coniugato alle debite conferme, le possibili sorprese e le gag in cantiere. A proposito di gag: all'appuntamento di domani allo stabilimento Ausonia di riva Traiana lo “scontro” sul trampolino tra l’attuale sindaco di Trieste Roberto Cosolini e il suo precedessore, Dipiazza, in qualche modo si farà. Certo, magari non con i veri interpreti ma con “surrogati” che promettono l’ennesima porzione di goliardia, l’elemento basilare che nutre sin dalla prima edizione la creatura ideata dall'associazione Spiz.
L’altro spunto legato all'agone pseudo balneare di domani potrebbe essere la sorta di derby con Udine, sfida nella sfida costituita dall'arrivo accertato di almeno sei concorrenti dalle terre friulane, senza contare altrettanti “mimetizzati” tra le varie categorie, soggetti cioè residenti a Trieste ma di fatto originari dalla culla del frico. Copione nel complesso consolidato: le Olimpiadi delle “clanfe” nascono e prosperano per dare finta dignità (e vero contegno) allo sberleffo che tinge il tuffo concepito tra gli scogli di Barcola e i trampolini dell’Ausonia, lo sfregio stilistico che esalta l’ottica della “schizzada”, ovvero il raggio quasi balistico provocato dall'entrata in mare, volutamente scomposta si intende. Tutto molto triestino.
Un patrimonio che traduce una forma agonistica di sette categorie, di cui sei anagrafiche e gergali anche esse - “Pici e pice”, “Muleti e mulete”, “Muli e mule”, “Muloni e mulone”, “Mati e babe”, “Vece bobe e vece marantighe” - e la sezione Ufo, questa caratterizzata da un certo coefficiente nel grado di difficoltà.
Gli stilemi restano storicamente tre, ovvero bomba, kamikaze e “clanfa” canonica, da sottoporre alle valutazioni dei componenti della giuria (cinque in tutto) secondo i parametri della forma, lo schizzo appunto e l’altra tematica prettamente triestina, il “morbin”, cioè l’estro da sposare alla coreografia.
«Numeri alla mano, constatiamo che alla manifestazione hanno aderito circa il 40% di under 16 - ha premesso Mauro Vascotto, presidente dell’associazione Spiz, la sigla organizzatrice -. Ci sono molti più uomini, è vero, ma nel complesso ha radunato anche moltissimi over 40, a testimonianza del coinvolgimento delle varie età in una manifestazione dall'alto tenore ludico e goliardico. Possiamo anche notare una ricca rappresentanza dal resto dell’Italia, soprattutto dalle Marche e dall'Emilia - ha aggiunto Vascotto - e i tuffatori stranieri, registrati da Croazia, Lussemburgo, Colombia e di origine pakistana».
Tutto da vedere sotto la voce “volti noti” in lizza. Questo richiamo al momento contempla la vetrina dei ballerini triestini targati Straduri Killa, visti all'opera sulla ribalta di Italia’s got Talent, e lo show man Leonardo Zannier, senza contare una rappresentanza dei recenti vincitori delle edizioni di Miss e Mister Topolini. Tra gli sportivi, magari di vecchia generazione, di scena anche il maratoneta Claudio Sterpin, 76 anni. Domani le danze si aprono attorno alle 13 con la giostra di esibizioni - pallanuoto, cani da salvataggio, nuoto sincronizzato - ma dalle 14 si passa ai trampolini e si fa sul serio. O quasi.
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