Da "IL PICCOLO" di Trieste di lunedì 23 luglio 2012
AUSONIA
Riecco l’Olimpiade delle “clanfe”
Iscrizioni aperte fino a giovedì
Conto alla rovescia per uno degli appuntamenti diventati in poco tempo uno dei classici dell’estate triestina: l’Olimpiade delle “clanfe”, manifestazione giunta quest’anno alla sua quinta edizione, in programma sabato nella piscina dello stabilimento balneare Ausonia.
Specialità tipicamente locale, ma consolidata nei decenni, nessuno ne conosce bene le origini. Si discute anche sul nome: l’ipotesi più probabile, dicono gli esperti, è che il termine sia stato scelto per simboleggiare la figura che assume il tuffatore qualche istante prima dell’impatto con l’acqua. Un’altra corrente di pensiero ricorda che la “clanfa”, per gli studenti triestini, ha sempre simboleggiato l’insufficienza, tradotta numericamente nel 5, la cui forma ricorda chi si tuffa in questa maniera.
La “clanfa” però di certo ha stimolato intere generazioni nel cimentarsi in questa particolare tipologia di tuffo: alzare la maggior massa possibile di acqua. Da aggiungere: per centrare le signore e le “mule” distese al sole nei paraggi. Le prime, per rovinare loro le preziose acconciature, le seconde per far colpo, magari gonfiando un po’ il torace mentre si vola dal trampolino all’acqua.
Com’è oramai consuetudine, i partecipanti (attenzione: le iscrizioni si chiudono giovedì) saranno suddivisi in fasce di età (“fioi e pice”, “muleti e mulete”, “muli e mule”, “muloni e babe”, “vece bobe” e “vece marantighe”), ma tutti saranno intenti nel cercare l’esecuzione tecnicamente più valida, che consiste nell’iniziare il tuffo come se si volesse prendere una sonora “panzada”, salvo raccogliersi nella figura della “clanfa” un attimo prima di arrivare al pelo dell’acqua.
Si narra che la passione per questo speciale tuffo sia sentita anche negli Stati Uniti, dov’è conosciuta col significativo nome di “suicide”. L’Olimpiade delle “clanfe” è nata nell’estate del 2008, grazie a un’intuizione di Mauro Vascotto e ha visto la partecipazione, sempre all’Ausonia (oramai scenario irrinunciabile per questo appuntamento a metà strada fra l’agonistico e il goliardico), di ben 60 tuffatori. Visto il successo di partecipazione e di pubblico, pochi mesi dopo si è costituta l’associazione di promozione sociale Spiz (www.spiz.it), che da quel momento ha curato tutte le successive edizioni e sul cui sito si può entrare per avere tutte le informazioni del caso.
Sabato si comincerà alle 14 e gli organizzatori sperano di battere tutti i record di iscrizioni degli anni passati, arrivando a quota 200.
Il regolamento prevede che ogni concorrente possa fare un solo tuffo, dichiarando prima di salire sul trampolino quale sarà lo stile interpretato, anche perché esistono coefficienti di difficoltà che incidono sulle valutazioni della giuria. Quest’ultima sarà chiamata a esprimersi in base a cinque criteri: stile, coefficiente di difficoltà, entità dello schizzo, “morbìn”, presenza scenica.
Come tutti le Olimpiadi, anche quella delle “clanfe” ha un suo inno, ideato ed eseguito dal musicista triestino Massimiliano “Maxino” Cernecca, noto per le sue composizioni ironiche e divertenti. Esiste anche un video: provate a cliccare su you tube e cercate “Tira una clanfa”.
Ugo Salvini
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