Dopo la nascita del comitato anti-clanfe, nasce spontaneo l'esercito clanfista di liberazione barcolana (ECLB)
Sarà che d'estate i circuiti cerebrali si surriscaldano, e finiscono per lavorare a fatica, se non addirittura per fermarsi del tutto. Sarà perchè pensare a un comitato anti-clanfe a Trieste è un po' come pensare a un comitato anti-trenino durante i veglioni di capodanno, o un comitato anti-silvio nei circoli dell'Utri. Sarà che da sempre è pericoloso toccare ai "muli" triestini i loro tuffi. Fatto sta che gli atrriti e le frizioni fra "schizadori" (quelli che si buttano per schizzare) e "schizaj" (intendo quelli che vengono schizzati... non quelli che si buttano perchè "schizaj in testa") ha raggiunto livelli mai visti prima.
La nascita di un comitato anti-clanfe sembrerebbe un oltraggio alla cultura e alle tradizioni triestine, ma così è successo. So che molti lettori non crederanno ai loro occhi, ma ormai sembra scontato che verrà instaurata una "no-clanf-zone" ai topolini, nella quale verrà imposta la legge marziana del silenzio, della settimana enigmistica, de "il mercatino" della settimana prima e della radio a transistor sintonizzata solo su AM e con l'auricolare.
La "no-clanf zone" arriverà fino al settimo topolino escluso, e poi ricomincerà dopo il nono. Ancora non si conoscono i dettagli sui confini, ma si sa che la zona consentita agli storici ed endemici tuffi triestini verrà circoscritta con un reticolato elettrificato e pannelli fonoassorbenti con tanto di rondini adesive e tornelli per l'ingresso stile stadio.
La famosa lobby del decimo sembra aver preso le parti del comitato anti-clanfe e pur sapendo di rimanere isolata ha scelto di annettersi alla "no-clanf-zone". Per loro, l'ONU sta pensando ad una risoluzione che preveda un corridoio, detto "strica-de-caza" per raggiungere il decimo dalla zona tuffi. Ovviamente nella "no-clanf-zone" saranno anche vetati gli spruzzini.
Intanto sono previste azioni di rappresaglia. Fonti vicine ai ribelli dell Esercito Clanfista di Liberazione Barcolana parlano di clanfe zavorrate dall'elicottero a filo della banchina e un'invasione di bianca balena da far collassare la morale del comitato anti-clanfe. Inoltre gruppi speciali addestrati in gran segreto all'Ausonia stanno perfezionando le bombe americane da sganciare dal faro della vittoria.
È tempo di crisi! È tempo di guerre e violenza! Trieste non è da meno! Evidentemente la stretta di mano tra i tre presidenti è stata un'operazione di facciata. L'intifada clanfista, e il nosepolismo cancrenico della città sono di nuovo uno contro l'altro.
E intanto l'Olimpiade delle Clanfe è alle porte; con tutti i problemi di sicurezza che ci saranno le tre scorte dei tre presidenti hanno deciso di rimanere in città. Un domani presidieranno come caschi blu la "no-clanf-zone". Nel frattempo c'è chi giura di averli visti fare in gran segreto "taconeti" all'Ausonia.
Mauro Vascotto