Da
di Trieste di sabato 11 luglio 2015
Campioni, “bobe” e “Ufo”
all’Olimpiade delle Clanfe
Conto alla rovescia per la kermesse che si terrà tra due settimane all'Ausonia
Attesi più di duecento tuffatori. Tra le novità le sette categorie in gara
di Pierpaolo Pitich
Il conto alla rovescia è partito. Mancano due settimane all'appuntamento con l’Olimpiade delle Clanfe, uno degli eventi clou dell’estate triestina, giunto all'ottava edizione e contrassegnato da un mix vincente a base di sport, goliardia e divertimento, ma l’attesa è già... spasmodica.
L’Olimpiade, nata quasi per caso nel 2008, ha subito riscosso un grosso successo, tanto da crescere in modo esponenziale sia nel consenso popolare, sia nel numero degli iscritti. Se la prima edizione contava su una sessantina di tuffatori, l’ultima superava ampiamente quota duecento: un record che, nelle intenzioni degli organizzatori dell’Associazione di Promozione Sociale Spiz, sarà abbattuto sabato 25 luglio quando, nella consueta cornice dello stabilimento balneare Ausonia, ci sarà la grande sfida.
Tra le novità di quest’anno, c’è la revisione delle categorie che diventano sette (con modifica delle fasce d’età), in modo tale da rendere omogenee le partecipazioni dei vari concorrenti nell'ottica delle iscrizioni al trofeo collegato, quello della Rampigada Santa in programma a settembre. Si va dunque dalla categoria “Pici e Pice” (minori di 12 anni) fino ai più stagionati “Vece Bobe” e “Vece Marantighe”, vale a dire gli over 50, passando per quattro categorie intermedie, cui se ne aggiunge una speciale denominata “Ufo” e riservata ai concorrenti che presentano un tuffo con coefficiente di difficoltà superiore a 2.
L’Olimpiade abbraccia un ampio ventaglio generazionale, se è vero che al momento il partecipante più giovane ha 4 anni e quello più anziano supera quota 65. «Se vogliamo è proprio questo il segreto della manifestazione dietro alla quale c’è un grande impegno e una notevole mole di lavoro da parte di tutti i soci - spiega Mauro Vascotto, patron dell’evento -. Mettere cioè insieme diverse generazioni e intere famiglie: spesso si tuffano fianco a fianco padri e figli, ma anche nonni e nipoti. La filosofia deve essere quella di cementare i rapporti familiari ma anche di amicizia, nello spirito della competizione, ma soprattutto del tipico morbin triestino».
Gli spunti goliardici in questi anni non sono certo mancati: c’è chi si è tuffato indossando i costumi da supereroe dei fumetti o interpretando i personaggi dei cartoni animati. Chi si è vestito da astice o da “sardon” infarinato pronto per essere impanato, chi da tedoforo con tanto di torcia olimpica accesa e chi addirittura da Tram de Opicina. Insomma, per guadagnarsi il titolo di Re e Regina delle Clanfe si è pronti a tutto (o quasi). Nella giuria, l’unica dichiaratamente corruttibile, ma solo con cibo e bevande, ci sarà tra gli altri il campione di basket Andrea Pecile, attualmente nel mirino della Pallacanestro Trieste. Non mancheranno infine le esibizioni collaterali (pallanuoto, tuffi, sincronizzato e cani salvataggio), il coinvolgimento delle associazioni di volontariato, oltre a premi e divertimento per tutti. Ma le sorprese potrebbero non finire qui. Due anni or sono ci fu la clanfa estemporanea del sindaco di Trieste Roberto Cosolini, quest’anno potremmo vedere all'opera altri vip nostrani. «La porta è sempre aperta a tutti - afferma Vascotto -. Ci piacerebbe che i personaggi noti della città accettassero la nostra sfida: dalla politica allo sport, dalla cultura allo spettacolo. Sarebbe il modo migliore per veicolare ulteriormente questa manifestazione e il suo messaggio di solidarietà, amicizia e allegria».
L'ALBUM DEI RICORDI
Il sindaco bagnato, nonni e nipoti, l’astice e il Tram di Opicina
Due anni fa, a sorpresa, il sindaco Roberto Cosolini si cimenta in una clanfa... istituzionale, tuffandosi vestito di tutto punto. In questa edizione sono attesi nuovi “vip”
Padri e figli. Nonni e nipoti. L’Olimpiade della Clanfa unisce tutte le generazioni all'insegna del divertimento. Numerosi i baby protagonisti dei tuffi
Negli anni passati molti si sono tuffati in maschera. Ci sono stati l’astice, l’arlecchino, il sardon quasi impanato, il tedoforo e persino un Tram de Opcina
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