Da di Trieste di domenica 3 agosto 2014
L'EVENTO » SI RINNOVA IL SUCCESSO
Clanfe, la carica dei 250
Si tuffa travestito da tram
Quasi 3mila persone all’Ausonia per uno spettacolo unico e divertente
Estro e fantasia come a Carnevale dei concorrenti sul trampolino
di Luca Saviano
Il barone Pierre de Coubertin, fondatore dei moderni Giochi olimpici, andrebbe fiero di quanto messo in piedi dall'associazione Spiz, di quelle Olimpiadi delle “clanfe” che, a una settimana dal rinvio dovuto alle inclemenze atmosferiche, sono andate in scena ieri pomeriggio, davanti alle tribune dello stabilimento balneare Ausonia gremite per l’occasione. Anche Micheze e Jacheze, se solo avessero potuto lasciare la sommità di palazzo Cheba, avrebbero dere p raggiunto riva Traiana per pr an arte a una manifestazione che è in grado di narrare perfettamente lo spirito goliardico triestino, molto meglio di qualsiasi trattato socio-antropologico. Quasi 250 persone hanno fatto segnare il record assoluto di partecipanti, mentre una cifra variabile fra i 2500 e i 3000 spettatori hanno assistito alle diverse performance presentate alla giuria di esperti, chiamata a giudicare “clanfe”, “bombe” e “kamikaze”, a valutare il grado di “morbin” – l’allegria – di ogni esibizione, e, soprattutto, a certificare la quantità di acqua schizzata con ogni tuffo.
La competizione, giunta alla settima edizione, è stata preceduta dalle note di “Tira una clanfa”, l’inno ufficiale scritto e interpretato da Maxino, che propone la “clanfa” come rimedio a tutti i mali: «Tira una clanfa se xe caldon e la bibita manca, se te se ga brustolado la panza e se no te ga gnanche un boro in banca». Il tuffo di apertura è quello che ha collezionato più applausi, facendo tremare la voce per l’emozione anche al presidente della Spiz Mauro Vascotto, impegnato a descrivere al microfono le uscite di tutti i “clanfadori” iscritti. Andrea Pisano ha raggiunto il trampolino su una sedia a rotelle e, aiutato da un amico, si è lanciato in acqua, eseguendo una “bomba” che ha raccolto un ottimo punteggio per lo stile, per «la forza di volontà e il coraggio dimostrati» alla faccia della disabilità. La gara è proseguita a ritmo serrato, accompagnata dalla musica e da degli sketch che hanno preceduto ogni esibizione. I travestimenti dei partecipanti hanno concorso ad alzare il punteggio dei tuffi, come nel caso di Giovanni Bembi, comparso sul trampolino all'interno di un cartonato raffigurante il tram de Opicina. Il sempre presente Guido Giadrossi è stato eletto primo cittadino virtuale della manifestazione. Il neosindaco ha estratto dalle mutande una serie di pistole e fucili ad acqua che gli hanno permesso di schizzare il pubblico e i giurati prima ancora di lanciarsi in mare. Roberto Funkhouser ha elaborato una coreografia in omaggio agli Stati Uniti, sua terra natale. Travestito da Hulk Hogan, prima di tuffarsi, si è strappato la canotta gialla alla stessa maniera del famoso wrestler. Uno spettacolo è stato rappresentato dal continuo botta e risposta fra Vascotto e la giuria, apparsa un po’ avara nei punteggi fino all'arrivo delle prime corruzioni a base di spritz, tanto da far simpaticamente definire la giurata Noemi Batki «più istriana che ungherese». L’unico intoppo una diretta streaming in sintonia con una brutta clanfa.
Luca Saviano
Premio speciale per il coraggio di Andrea Pisano
L’immagine di copertina della settima edizione della Olimpiade delle “clanfe” l’ha consegnata agli archivi lo stesso Mauro Vascotto, decisamente emozionato per la presenza in gara di Andrea Pisano che, abbandonata la sedia a rotelle per il tempo necessario a tuffarsi in mare, è andato ad aggiudicarsi meritatamente il premio speciale Spiz. La vittoria assoluta, quella che consente di individuare il re e la regina delle “clanfe”, è andata a Tommaso Pitacco e a Virginia Del Santo, che hanno chiuso in prima posizione rispettivamente con 56,20 e 48,50 punti. Onore anche a Lucio Cok, ultimo classificato al quale è andata la “clanfa de legno”, riconoscimento che gli è stato consegnato a fronte dei 9 punti raccolti, mentre a Roberto Funkhouser è stato riservato il premio speciale “morbin”, per avere perfettamente incarnato lo spirito goliardico della manifestazione. I più “pici” sono stati Giulia Vacca e Leo Oumar Domenis, di 8 e 6 anni, ai quali si sono contrapposte le “vece bobe e marantighe” Giuseppe Auber e Marisa Marchesi, delle quali omettiamo l’età anagrafica, specificando, però, che la vivacità con la quale anno raggiunto l’Ausonia è quella tipica degli adolescenti. A Piero Carini, infine, è stato assegnato il premio “Ufo”, per un gesto tecnico che gli è valso la standing ovation di pubblico e giuria. «Abbiamo incominciato sette anni fa in sordina – ha concluso Vascotto – e di anno in anno siamo cresciuti in termine di partecipazione e di gradimento da parte del pubblico e dei media». Dove possono arrivare le “clanfe”? «L’unico limite di questa manifestazione è rappresentato dalla fantasia di chi vi partecipa».
copyright © 2014 tutti i diritti riservati