Da di Trieste di lunedì 24 luglio 2023
L’appuntamento estivo
Sabato pomeriggio la 16.ma edizione della competizione goliardica più stravagante e triestina della stagione: iscrizioni fino a giovedì
Da Olanda, Malta e Dubai all’Ausonia per partecipare alle Olimpiadi delle clanfe
Micol Brusaferro
Tifo da stadio. Travestimenti originali, bizzarri. E tuffi tutti da ridere. Manca meno di una settimana alla 16.ma edizione de “L’Olimpiade dele clanfe”, in programma sabato all'Ausonia. Sono oltre 60 le iscrizioni arrivate finora, ma vi si può ancora aderire, fino a giovedì, seguendo le indicazioni su www.spiz.it. Tra gli iscritti, stavolta, spunta anche una nutrita rappresentanza dall'Olanda. L’evento inizierà alle 14 per proseguire per tutto il pomeriggio, con la consueta conclusione dedicata alle premiazioni. La formula è quella di sempre. Ogni partecipante propone un tuffo a scelta tra “clanfa”, “bomba americana” o “kamikaze”, aggiungendo all'entrata in acqua urla di battaglia, salti mortali, improbabili avvitamenti dopo essersi presentato con gadget, costumi, accessori e look a dir poco stravaganti. Il compito della giuria è valutare sia la tecnica che l’altezza raggiunta dallo schizzo, il vero obiettivo dei “clanfadori”. Ma fondamentale è anche il voto al “morbin”, la capacità dimostrata di saper divertire il pubblico attraverso coreografie e siparietti. E in effetti nel corso degli anni i “clanfadori” hanno affinato una buona dose di inventiva. Finora c'è chi si è lanciato in acqua vestito da sciatore, con tanto di tuta, scarponi e sci, chi pedalando su un triciclo, chi ancora simulando un volo con palloncini colorati riempiti di elio. Cosa succederà sabato? Si partecipa, lo ricordiamo, divisi per età: i “pici”, fino agli 11 anni, i “muleti”, dai 12 ai 15, i “muli”, dai 16 ai 25, i “muloni”, dai 26 ai 40, i “mati e babe”, dai 41 ai 50, e infine gli over, le “vece bobe” e le “vece marantighe”. Quelli che si esibiscono in tuffi particolarmente complessi finiscono nella categoria “Ufo”. Alle Olimpiadi tutte triestine si possono insomma presentare persone di tutte le età. Il meno giovane iscritto finora è un veterano dell’evento, Claudio Sterpin, 84 anni, mentre il più giovane è il piccolo Marco, che di anni ne ha sei. Finora gli scritti sono 65. Il record di “clanfadori” appartiene al 2016, con ben 240, ma gli organizzatori restano ottimisti: ci sono ancora alcuni giorni per aumentare la quota dei temerari pronti a dare spettacolo. Stavolta, come detto, c’è un gruppetto che arriva dall'Olanda, e poi ci sono un tuffatore di Dubai e un altro di Malta, ma non manca la rappresentanza da altre regioni d'Italia, su tutte una formazione proveniente da Padova. L'Associazione Giuliani nel Mondo premierà il miglior “clanfador” dall’estero. «Il segreto della manifestazione, che richiede un grande impegno da parte di tutti i soci», spiega il patron Mauro Vascotto, «è unire diverse generazioni e intere famiglie, spesso padri e figli, ma anche nonni e nipoti si tuffano fianco a fianco. Per cementare i legami familiari e di amicizia, nel tipico spirito del “morbin” triestino».—
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