Sette associazioni, Aidia, Cammina Trieste Auser, Circolo Verdeazzurro Legambiente Trieste, FIAB Trieste Ulisse, Spiz Associazione di Promozione Sociale, Trieste Bella, Tryeste hanno risposto all'invito dell'architetto Kipar, incaricato dal Comune di Trieste della redazione del Piano Paesaggistico e Spazi Aperti del Porto Vecchio, di inviare i propri suggerimenti.
Il Porto Vecchio, congelato da decenni quasi nella forma originaria è, secondo il documento sottoscritto dalle associazioni, un'occasione straordinaria per ripensare la città.
La maggior parte dei triestini non è mai entrata in quell’area, pur essendo centralissima, sul mare, e ben collegata alla città data la sua vicinanza al centro storico.
Di quell’area “sconosciuta” hanno però interiorizzato due caratteristiche: lo spazio e la bellezza.
Sono cose che fanno sognare, perché spazio e bellezza sono state le vittime delle città “moderne”, sepolte e confuse nel caos generato dalla mobilità privata, una necessità generale ma anche la principale causa della invivibilità di molti centri urbani, tutti, almeno in Europa, nati molto prima dell’automobile.
Il desiderio di spazio di chi vive in città è dirompente, ed oggi quello spazio c'è, sul mare e in centro città.
Per questo le associazioni sono unanimi nel ritenere un grave errore portare il traffico dove non c'è.
Il Porto Vecchio rappresenta un'occasione unica per reinventare la vivibilità e sostenibilità della città, facendone un quartiere senza auto.
I quartieri senza auto offrono benefici ecologici, economici e sociali: riducono l’inquinamento dell’aria, l’inquinamento acustico e gli incidenti.
Grazie al ridotto numero di parcheggi si renderanno disponibili spazio e risorse finanziarie da investire in una migliore qualità residenziale, più spazi verdi, più servizi collettivi.
La mobilità, secondo le associazioni, dovrà essere garantita da una linea tramviaria con stazioni ravvicinate che renderanno possibile il raggiungimento di qualsiasi punto in 5 minuti a piedi.
La viabilità automobilistica dovrà scorrere solo a margine della zona.
Due parcheggi, sempre al margine della zona, saranno riservati ai lavoratori impegnati all'interno del comprensorio.
Le attività commerciali e i negozi del quartiere saranno avvantaggiati dalla mobilità sostenibile e dai necessari tragitti brevi.
I residenti, da prevedere in una quota di gran lunga inferiore a quanto contenuto nella Variante 6, faranno uso del trasporto pubblico e della mobilità condivisa, parcheggiando gli eventuali mezzi privati motorizzati ai margini o al di fuori dell'area .
Firmato
Circolo Verdeazzurro Legambiente Trieste
Spiz Associazione di Promozione Sociale
Rendering da Master Plan per l'area di Porto Vecchio a Trieste” consulenza per gli aspetti paesaggistici, One Works Spa, Milano (2008)