Da di Trieste di lunedì 17 settembre 2018
Ben 259 atleti iscritti alla settima edizione della “Rampigada Santa”
E dopo il maxi sforzo tappa al punto ristoro con fagioli e pesche al vino
Mini runner, ciclisti e fanatici dei palleggi di corsa per 2 chilometri con pendenza del 16%
L'EVENTO
di Andrea Pierini
Scala Santa è stata la protagonista assoluta della settimana edizione della “Rampigada Santa” organizzata dall’associazione Spiz, in collaborazione con la Società nautica Pullino e il Comune. In totale sono stati 259 gli appassionati di sport pronti a percorrere i 2.100 massacranti metri con pendenza media del 16%: un muro da affrontare in bici o di corsa in una sfida contro il tempo tenuto dalla Federazione italiana cronometristi. Agonisti o runner della domenica, in bici da corsa o con la Mountain bike: l’importante era divertirsi insieme al migliaio di sostenitori avvistato in strada, tra mogli arrivate a recuperare marito e figli, pubblico pronto a fare il tifo e persone intente a curiosare tra gli stand di enti benefici come il Fai, donatori Sangue, la Lilt e l’Aido.
I vincitori assoluti sono stati Stefano Fatone (bici 10’33”), Riccardo Sterni (corsa 12’25”), Michela Facchin (bicicletta 15’54”) e Daniela Da Forno (corsa 16’01”); oltre al trofeo realizzato dalla Due3D e al pacco premi, hanno ricevuto anche un regalo speciale ovvero le maglie di Fredrik Benvenuti realizzate per ricordare il figlio Jack, mancato lo scorso anno. «Abbiamo raccolto 50 adesioni all’Aido in due giorni - racconta Benvenuti - e per noi è veramente importante. La linea di abbigliamento, che sarà acquistabile sul sito, è in fase di completamento e il ricavato sarà donato all’associazione».
Se Dario Vatta ha raggiunto la vetta con 1.550 palleggi con la palla da basket, Michela Facchin e Alessandro Lembo l’hanno fatta addirittura due volte per il “duathlon santo”, prima in bici e poi di corsa. Tanti anche i bambini al via con Mattia Bembi il più giovane ciclista di 8 anni e poi Camilla Zennaro e Francesco Magli, podisti di appena 4 anni. In gara anche Frances Anderson e Claudio Sterpin, dal prossimo anno over 80, e poi alcuni stranieri tra cui austriaci e uno scozzese. Giulia e Samuele, fratello e sorella di quasi 9 e 11 anni, hanno corso per buona parte del percorso spinti anche dal papà Alessandro Tecovich. «Per quest’anno ancora l’ha spuntata - scherza - ma a breve sicuramente mi batteranno». Giulia in realtà un pochino si è dedicata anche alla raccolta delle castagne («mi piacciono tanto») mentre Samuele è già pronto «per battere papà, magari dalla prossima edizione».
All’ultimo tornante, a 20 metri dall’obelisco, anche un punto di ristoro speciale e gratuito organizzato dal club amici della Terza Fontana di destra. Lo scorso anno c’era la griglia; in questa edizione 25 chili di pesche col vino e altrettante di fagioli, ovviamente molto graditi soprattutto dagli spettatori. Poi birre e vino perché «non solo di sacrifici si alimenta l’uomo. Mia moglie corre - racconta uno dei protagonisti - io invece mi diverto insieme agli amici». Il tram di Opicina è stato sostituito da un modellino in scala e dalla creazione in Lego di Diego Mozina, opere che hanno ovviamente attirato bambini e non. Stremato ma felice alla fine della gara Mauro Vascotto, vero motore di Spiz.it: «C’è sempre una atmosfera serena e tranquilla e si crea un clima positivo anche nell’agonismo».—
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