Da di Trieste di lunedì 16 settembre 2024
In 200 fra podisti e ciclisti per la cronoscalata verso l’Obelisco di Opicina
Dai bambini ai settantenni, dagli atleti super tecnici a quelli mascherati
In scena la corsa in salita più pazza del mondo
La Rampigada Santa colora il rione di Gretta (che in realtà sarebbe Roiano n.d.w.)
LA MANIFESTAZIONE
Micol Brusaferro
C’è chi ha corso vestito da bottiglia di birra o da gatto, chi in formazione nazionale della Giamaica, con tanto di bob fatto in casa, e chi ancora ha percorso la distanza più di una volta, sia a piedi che in bici. In scena ieri la 13esima edizione della Rampigada Santa, la cronoscalata di Scala Santa organizzata dall’associazione Spiz, con 200 concorrenti al via.
Arrivo per tutti su piazzale Obelisco. Una festa all’insegna dello sport e della promozione della mobilità sostenibile, un’iniziativa che ormai si ripete da anni con successo, per dimostrare che anche le vie più impervie della città si possono percorrere con le proprie forze.
Tra i primi a partire Guido Giadrossi, 74 anni, in bici, affezionato all’evento, al via tra gli applausi del pubblico. Tra più temerari Federico Torelli con il figlio Luka, di sette anni, che hanno deciso di effettuare la salita due volte, sia in bici che a piedi: «Siamo allenati, ha scelto lui di cimentarsi nella doppia sfida – spiega il papà – prima la faremo io in bici e Luka a piedi e poi viceversa». E che il bimbo fosse prontissimo si è visto subito dallo sprint con cui ha iniziato la competizione.
Pettorale numero uno per Matteo Vascotto, figlio di Mauro, organizzatore della kermesse. Tra i più colorati in gara il team della Giamaica, un gruppo di amici che si sono presentati con un bob di legno fatto in casa, che hanno spinto, con coraggio, per tutta la strada.
Tra i più fotografati della giornata c’è Luca Zappaterra, con il costume da bottiglia di birra: «Ho fatto tutte le edizioni tranne la prima – racconta – e all’inizio ho corso in modo quasi serio, poi vedendo quanto sono scarso ho puntato sull’ironia. Ho già partecipato vestito da unicorno rosa di peluche e da discotecaro degli anni ’80». A breve distanza un’altra iscritta, Cristina, ha scelto una maschera da gatto nero.
Diverse edizioni alle spalle anche per Ornella Cattunar e Patrizia Ferrazzoli: «È piacevole, divertente, anche se si soffre – dicono – perché la salita è impegnativa e la fatica si fa sentire subito, ma quando arrivi in fondo e vedi la linea del traguardo, la soddisfazione fa dimenticare lo sforzo».
Numeroso il gruppo di ciclisti del XcTeam, dove il presidente Cristian Puntaferro ci tiene a ricordare che «pedaliamo con il lutto al braccio, in memoria di uno dei soci fondatori, Edoardo Rosini, comparso da poco, uno spirito libero che amava la bicicletta. A lui dedicheremo anche un premio». Tra i più sportivi da segnalare papà Antonio, che ha affrontato la gara con la figlia Giulia sulle spalle.
Per tutti ritrovo finale sul piazzale Obelisco non solo per l’arrivo e le premiazioni, ma anche per far festa, tra chioschi, conferenze e altri intrattenimenti. La Rampigada Santa fa parte della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, co-organizzata con il Comune e la collaborazione dell’associazione sportiva Mladina. Chi in estate ha preso parte alla 17esima “Olimpiade dele Clanfe” è stato inserito nella “Combinata Spiz” con ricchi premi in palio.—
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