Da di Trieste di sabato 29 luglio 2017
Il giorno delle clanfe
Tutti giù nell’acqua come bombe umane
Da soli o in gruppo, con o senza travestimenti, l’obiettivo è sollevare colonne d’acqua con i tuffi. Via alle 13 all’Ausonia
di Micol Brusaferro
Che sia con una bomba, una clanfa o un kamikaze, tutti pronti a tuffarsi oggi dalle 13 alla decima Olimpiade dele Clanfe. Sono 200 i partecipanti che si sfideranno dal trampolino della piscina dell’Ausonia, non solo salti in acqua più o meno acrobatici, ma veri e propri siparietti divertenti tra travestimenti e scenette studiate o improvvisate. Pubblico delle grandi occasioni allo stabilimento balneare, con centinaia di persone assiepate ovunque per non perdersi lo spettacolo, tanto che c’è pure chi si posiziona già al mattino presto nel punto stabilito, per poter godere la visuale migliore al momento dell’inizio della gara. I concorrenti, uno dopo l’altro, si lanceranno in acqua seguendo il via libera di Mauro Vascotto, presidente dell’associazione SPIZ, che organizza l’evento, da sempre presentatore ufficiale della kermesse.
A valutare tutti sarà la giuria, che avrà l’arduo compito di decidere le sorti dei clanfadori, tra stile e “morbin”, ma sarà essenziale anche un altro elemento: la corruzione. La tradizione vuole infatti che chi corrompe la giuria con cibo e drink possa già assicurarsi qualche voto in più ed è così che puntualmente i giudici si vedono recapitare caraffe di spritz, birre, bevande più o meno alcoliche e stuzzichini più o meno leggeri, da panini e pizzette a polpette fatte in casa, calamari fritti e dolci di ogni tipo. Insomma i giurati vanno sempre presi per la gola. «Il decimo anniversario sarà ancor più del solito un’occasione per una grande e divertente festa all’insegna dell’esaltazione della triestinità – annunciano gli organizzatori – ricca di personaggi stravaganti, tuffi strambi, ma anche spettacolari, e soprattutto di grandi tonfi in mare con l’obiettivo primario di alzare più acqua possibile». Come consuetudine anche la competizione tra gli iscritti all’edizione 2017 verrà preceduta da un programma di un’ora di spettacoli ed esibizioni, incentrate sul tema del mare e degli sport acquatici.
Alle 13 si comincia con la dimostrazione del team U. Ci. O. (Unità Cinofile Operative Onlus – FVG – Soccorso Nautico) da sempre a salvaguardia della vita umana in mare, che per il quarto anno si esibirà in simulazioni di salvataggio. Alle 13.15 scenderanno in acqua le orchette della Pallanuoto Trieste, che si affrontano in un’amichevole in famiglia poco prima dell’inizio dell’Olimpiade dele Clanfe, una partitella che in passato ha portato fortuna alle ragazze dell’Under 15 femminile, le quali nel 2015 hanno conquistato il bronzo e nel 2016 hanno vinto lo scudetto. Alle 13.30 torna l’esibizione d’arte, eleganza, estetica e forza della squadra di nuoto sincronizzato della Triestina Nuoto, che subito dopo presenterà anche una serie di tuffi acrobatici con i suoi campioni. Alle 14 quindi si aprirà ufficialmente la gara, con l’alzabandiera olimpica, l’esecuzione dell’inno dell’Olimpiade “Tira una Clanfa” composto e interpretato da Massimiliano “Maxino” Cernecca e il primo tuffo della decima Olimpiade dele Clanfe 2017. Le premiazioni si svolgeranno sempre all’Ausonia attorno alle 18.30.
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IL TUTORIAL
Pecile insegna la tecnica dei tuffi
Non sapete tuffarvi a clanfa o non siete sicuri di effettuare il movimento giusto? Ci pensa Andrea Pecile a insegnarvi come si fa. I video del giocatore di basket spopolano da dieci anni su youtube, da quando ha pubblicato online i primi tutorial su come posizionarsi nel modo giusto per entrare in acqua. Requisito fondamentale, schizzare il più possibile. Tra i filmati più divertenti il botta e risposta tra Pecile e il “discepolo” Luigi Datome che tentava di emulare il compagno e “maestro” triestino. Con scarso successo.
I PREMI
Al re e alla regina un mare di regali
Alla regina e al re delle clanfe andranno un abbonamento alla Pallacanestro Trieste, un bracciale, un gioiello, una gift card delle Torri d’Europa, e tanti omaggi da Triestina Nuoto, Semez, Eppinger, Sunshine, Bora.la e MUG. Premi previsti anche ai vincitori delle varie categorie.
Ai concorrenti un pacco-gara ricchissimo
A tutti i concorrenti iscritti viene fornito un pacco gara ufficiale della manifestazione, che contiene il volume commemorativo "Olimpiade dele Clanfe: un tuffo lungo 10 anni" con la storia, i tuffi, i numeri, i protagonisti, le curiosità e molto altro ancora sui primi dieci anni della manifestazione più pazza dell’estate triestina. E ancora, la borsa in tela con il logo dell’evento grazie a Urbanwear, una clanfetta biodegradabile realizzata grazie a Scifablab (Scientific Fabrication Laboratory di ICTP), una bustina di integratore Massigen e tanti buoni sconto offerti dagli sponsor.
Le dirette facebook sulla pagina del Piccolo
Il Piccolo seguirà lo svolgimento dell’Olimpiade con una serie di
dirette sulla pagina Facebook, dedicate ai momenti salienti della giornata, dall’Ausonia, nell’arco di tutto il pomeriggio. Sul posto anche i fotografi del giornale che cattureranno le immagini più divertenti della manifestazione, per realizzare una fotogallery. Altre foto e video saranno pubblicati anche sui canali ufficiali di Spiz, tra sito e Facebook, anche grazie alla presenza di tanti appassionati di scatti che ogni anno si danno appuntamento in occasione dell’evento.
LE CURIOSITÀ
Due muleti e due nonni in gara. Il più “foresto” viene dal Massachusets
di Ludovico Armenio
Un po’di numeri e divertenti curiosità sull’olimpiade delle clanfe. La competizione è nata nel 2008 per elevare giocosamente a specialità olimpica il celebre tuffo che generazioni di muli triestini si sono tramandati negli anni. Come prima cosa, a dispetto del nome della manifestazione, i concorrenti che tenteranno la vera e propria “clanfa” (cioè il tuffo a posizione “ovoidale” tale da permettere di raggiungere l’acqua in posizione orizzontale, con gambe e braccia tese a disegnare un immaginario ferro di cavallo) saranno solo il 27% dei partecipanti. Il tuffo più quotato è invece la “bomba” con ben il 62%, mentre il temibile “kamikaze” (in triestino “testabalòn”) si ferma all’11%.
Per quanto riguarda l’età dei concorrenti, la più “picia” ha solo 4 anni e il più “picio” appena 5, mentre la meno “picia” ne ha 69 e il meno “picio” 78. Per quanto riguarda le altezze, invece, se tutti i concorrenti si mettessero uno sopra all’altro, raggiungerebbero un’altezza complessiva di 326, 9 metri, pari a 4,4 volte l’altezza del mitico Pontone Ursus. Questione di prospettive. Mentre si tufferanno in acqua, in base a quanto dichiarato dai concorrenti al momento dell’iscrizione, 12.325 chili di “carne umana”, da una “sgnesola” di 16 chili ad un “toco” di 120. Su un totale di 200 iscritti, 143 sono uomini e 57 donne. E ancora: 162 provengono dalla zona del comune di Trieste, 10 da quella della provincia e 28 dal resto
del mondo, con il concorrente più “foresto” nato a 6.464 chilometri di distanza, cioè a Boston (Stati Uniti). Pare che gli americani chiamino questo tuffo “suicide”, cioè suicidio. I rovignesi “rococò”, i livornesi “siuski”. Ai mura’si del Lido di Venezia è conosciuto come “s’ciompa”. Il gruppo più numeroso è composto dai 29 mat(t)i dei Fantamorbin, che dopo le passate esibizioni a tema “red cul” e “culi in aria” quest’anno indosseranno costumi da supereroi, sperando che almeno questa volta siano
a copertura un po’ più integrale.
Infine, o meglio all’inizio, il tuffo d’apertura sarà di “Cappuccetto Rosso” Andrea Pisano, vero e proprio esempio che testimonia come ci si possa rialzare dalle brutte cadute della vita, mentre immediatamente dopo si tufferà Guido Giadrossi, bandiera dell’Olimpiade che dal 2010 si iscrive sempre per primo.
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La tariffa di Cavaliero
Spritz, gelati, cioccolata
di Francesco Cardella
A suon di spritz o a base di gelati e dolciumi, il tutto in quantità modica e accompagnata possibilmente da un tocco di sobrietà. Per chi medita di giocarsi la carta alternativa durante le Olimpiadi delle Clanfe, è avvertito. Daniele Cavaliero, il figliol prodigo della Pallacanestro Trieste e uno dei giudici di rango Vip di scena oggi all'Ausonia, esce allo scoperto e fornisce le coordinate adatte per alimentare la “legittima corruzione”, l'opzione imbarazzante
(ma di fatto trasparente) che rientra tra i diritti proclamati della manifestazione che approda al suo decimo anno di vita:
«Corruttibile, sì, senza indugio – ribadisce un Daniele Cavaliero già ben calato nella parte -. Uno spritz per distrarmi potrebbe andare, non troppi, sia chiaro, tra il caldo e il resto non vorrei finirci anche io in mare in qualche modo...».
A convincerlo è stato naturalmente Andrea Pecile, una delle anime delle Clanfe, da tempo in pressing per portarlo in seno alla folle giuria riscontrabile solo a Trieste nei pomeriggi di mezza estate: «Ero reticente, lo confesso – ha aggiunto Cavaliero –. Andrea me ne parlava da anni ma sapete, tra il caldo e la mia pigrizia, ho evitato l'impegno. Quest'anno è diverso, ero da tempo convinto della particolarità dell'evento, ma non potevo rinunciare. Sono pronto». Pronto, sì, e con le idee nel complesso chiare riguardo i parametri da adottare in veste di giurato: «Ammetto di essere propenso a dare “dieci” a tutti – ha premesso Cavaliero – già il fatto di mettersi in gioco merita il massimo della considerazione. Tuttavia, essendo anche io un fan delle clanfe e memore del passato da piccolo all'Ausonia, credo che la valutazione più significativa sia da dirigere sulla “skizzada”, il vero impatto con l'acqua e l'effetto sulla gente».
Insomma, forse corruttibile ma di certo tradizionalista nel cuore. «Le cose semplici fatte bene», precisa il giocatore dell'Alma Trieste. E se uno spritz non dovesse bastare? Il campo della corruzione dei giudici è vasto e sotto la voce “Daniele Cavaliero” il menù di oggi indica altre opzioni: «Diciamo che potrei reagire bene anche a gelati e cioccolata...». Quest'anno in giuria, l'anno prossimo sul trampolino? «Nella vita non si può mai dire – conclude Cavaliero – ma una cosa è certa, se gareggio voglio farlo ben allenato, come sempre. Non mi piace fare brutte figure, figuriamoci alle Olimpiadi delle Clanfe».
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LA GIURIA
Cinque per lo stile e uno per il morbin
La Giuria dell'Olimpiade dele Clanfe è una componente fondamentale per la riuscita della manifestazione. È composta da sei membri. Cinque valutano il concorrente per lo stile del tuffo e per "Zata" o "Manìgo", lo
schizzo prodotto. Il sesto giurato, il "Giudice del Morbìn" ne valuta la performance artistica. I giudici tecnici sono Daniele Cavaliero, Cristina Cecchini, Alberto Krebel, Diego Manna e Andrea Pecile. Giudice artistico quest’anno è Chiara Gily. Tutti saranno posizionati sopra le gradinate della piscina e dopo ogni tuffo dovranno subito esprimere il proprio giudizio, alzando una cartellina con il voto assegnato.
LA COMBINATA
E a metà settembre Rampigada Santa
E dopo i tuffi, tutti a faticare con la Rampigada Santa, organizzata sempre da Spiz per il 17 settembre, la salita da completare a piedi o in bicicletta, nel minor tempo possibile. La 5ª edizione della Combinata SPIZ,
istituita nel 2013, premia la miglior atleta donna e il miglior atleta uomo che parteciperanno a entrambe le manifestazioni. «Proprio perché destinato agli atleti che partecipano a entrambe le gare – ricordano gli organizzatori - SPIZ cura con attenzione questo premio e destina due viaggi per i primi assoluti e due abbonamenti "open" in palestra per i successivi due classificati».
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