Da di Trieste di martedì 25 luglio 2017
VERSO LE CLANFE
Zotti e i suoi “Muloni” pronti a dare la scossa
Il clan di Davide, vincitore del concorso “InventoTrieste”, punta a stupire. «Cercheremo di guardare al futuro»
di Francesco Cardella
Stupire, divertire, ma soprattutto rivoluzionare il concetto di partecipazione all’evento. È il manifesto dichiarato di Daniel Zotti e del suo clan di improbabili tuffatori, monito rivolto alla decima edizione delle Olimpiadi delle clanfe, in programma sabato nel teatro classico dello stabilimento Ausonia.
Innovare quindi. Questa la trama dominante dei “Muloni” dell’allegorico team di Daniel Zotti, uno abituato a lasciare il segno in ogni sua partecipazione divenendo di fatto l’olimpionico delle Clanfe più decorato, con quattro successi in altrettante edizioni. Quasi una missione di vita la sua. Una cosa è certa: la decima delle Clanfe dovrà rappresentare la fatidica svolta, quella che intende rappresentare il varo dell’evoluzione, il passaggio epocale dalla goliardia al delirio ancor meglio organizzato: «Una innovazione che partirà dal nome concepito per il numero, ovvero “Fotonico” - annuncia convinto Zotti – puntiamo a una scossa autentica, a un cambiamento nell’approccio alla manifestazione, cercando di dare a questa grande manifestazione un senso ancor più colorato, sotto ogni profilo».
Già, il colore. Sotto questo aspetto le tracce non sono mancate nemmeno nelle precedenti uscite sui trampolini dell’Ausonia, vedi le parodie in salsa politico/sociale (leggi il caos stradale in alcune zone topiche cittadine) con tanto di imitazione dell’allora sindaco di Trieste Roberto Cosolini o le letture agrodolci della presunta “triestinità”, tema filtrato attraverso le distorsioni dei canali social e le vicende comportamentali di tale Toio. Quest’anno invece il “salto” stilistico preannunciato parte da lontano, si avvale di tracce attinte dal linguaggio della scienza (i fotoni sono particelle di energia luminosa) ma si lega ancor più direttamente al senso del «fantastico», forse dell’irreale: «L’impronta futurista non mancherà quest’anno – assicura ancora Daniel Zotti, distillando poche particelle di anticipazione riguardo la prossima avventura alle Clanfe – anzi, cerchiamo di guardare proprio al futuro. Certo, nel linguaggio comune il termine “fotonico” si usa a volte per definire qualcosa di molto bello, forse incredibile: noi vogliamo tradurlo nella stessa maniera».
Insomma Zotti e la sua gang vogliono più stupire che vincere, dotandosi di affetti ed effetti più o meno straordinari, provando soprattutto a scompaginare le tipologie di Clanfe e dintorni viste all’opera nell’ultimo lustro. Assieme a Zotti, reduce dal successo nel Contest “InventoTrieste” (suo il logo InTRIESTEing”), la squadra in lizza nei “Muloni e/o Mulone” si avvale dei fratelli Bucci (Daniele e Davide), Mario Tutone e Stefano di Luriano (in realtà Di Luciano n.d.w.). Assente giustificato l’altro veterano del gruppo, Francesco Natali, volato in Liguria a caccia di un carriera professionale anch’essa innovativa. Anzi, fotonica.
IL LIBRO
Trenta pagine di tuffi e goliardia
“Un tuffo lungo dieci anni”: è il titolo del libretto celebrativo che accompagna l’edizione 2017 delle Olimpiadi delle clanfe, opera targata Spitz, la sigla organizzativa della popolare quanto goliardica manifestazione estiva. Due lustri di storia racchiusi in poco più di 30 pagine, un piccolo volo narrativo tra i tratti fondamentali della triestinità formato estate tra curiosità e genesi delle improbabili specialità di tuffi. (f.c.)
copyright © 2017 tutti i diritti riservati