Da di Trieste di lunedì 18 settembre 2023
Oltre 240 i partecipanti fra camminatori, corridori e ciclisti alla 12.ma edizione della "cronoscalata" da Roiano a Opicina
Scalzi, in scarponi da sci o in bicicletta con i figli. Alla “Rampigada santa” il trionfo della fantasia
L’evento
di Micol Brusaferro
TRIESTE. Una ragazza francese ha corso scalza. Due runner hanno scelto un look anni ’80, tra abiti e accessori. Il recordman dell’evento ha deciso di percorrerla ben quattro volte. C’è anche chi è arrivato da Caserta apposta per partecipare e chi è salito in vetta con gli scarponi da sci.
È la dodicesima edizione della “Rampigada Santa”, competizione sportiva e goliardica che domenica mattina ha visto cimentarsi uno dopo l’altro 240 concorrenti sulla salita di Scala Santa, da Roiano a Opicina, camminando, correndo o pedalando. Particolarmente numeroso il team degli atleti del gruppo Val Rosandra.
A vincere il titolo assoluto tra i ciclisti sono stati Laura Ukovich ed Elia Carta, tra i podisti Chiara Sepin e Martino De Nardi. Premio “morbin” ai Papaya Skiers, tutti vestiti da sci con un temerario che ha completato il percorso con gli scarponi, premio “Spiz” a Simon e Nina Gergolet, un papà che è salito sia a piedi che in bici con la figlia di due anni sulle spalle.
L’iniziativa è organizzata come sempre dall'associazione Spiz, la stessa realtà che promuove ogni anno “L’olimpiade de le clanfe”.
«Vengo da Caserta perché sono affezionato all'evento – racconta Stefano Fattore – detengo il record di salita in bici, poco più di dieci minuti, segnato nel 2016, ma ormai gli anni passano, batterlo è difficile, resterà un bel ricordo».
Vestiti giallo fluo e accessori coloratissimi per Cristina Orlandini, parrucca e abiti anni in stile ’80 per Luca Zappaterra, «siamo dell’Atletica Monfalcone, per noi la “Rampigada” è di corsa. Per me è la seconda edizione – dice lei – lo scorso anno ho vinto il premio “morbin”, per l’abbigliamento originale, quindi anche questa volta ho scelto un costume particolare». Lui, un veterano dell’evento sportivo, aggiunge: «le ho fatte tutte tranne la prima, mi piace soffrire» scherza.
L’eroe della giornata è stato Paolo Viola, l’unico a scegliere di percorrere la salita ben quattro volte, a piedi e in bici, «ho partecipato sempre, a tutte le edizioni, – ricorda – la fatica non mi spaventa»
Curiosa la scelta di una ragazza francese, Anna Liedeltm (in realtà Anne Marie Liebelt n.d.w.) che ha corso a piedi nudi «vivo da un anno a Trieste, mi alleno sempre così – spiega – mi piace e penso sia il metodo migliore per le mie gambe».
Le classifiche complete sono pubblicate sul sito spiz.it.
Dopo la gara la festa è continuata fino alla sera sul piazzale dell’Obelisco, intitolato per l’occasione “Villaggio Rampigada”—
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