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Sabrina GregoriNata in piena estate sotto il segno del Cancro, segue il sole e ama i boschi e le spiagge, specie se nei pressi c’è un buon ristorante. Piatto preferito: gnocchi col goulash. Potete chiederle tranquillamente la sua età, tanto lei è sempre convinta di avere vent’anni. Forse è per questo che non ha ancora deciso cosa fare da grande. Triestina fino alla radice dell’anima, calca i palcoscenici del teatro dialettale da vent’anni, scrive, gira in sidecar e osserva incuriosita il mondo. Ha partorito come ultima creatura libraria il trattato poco serio “Sirene e Cocai – Le done vien de Venere, i omini de una caverna”, ovviamente per nulla di parte. Con la stessa disinvoltura, scrive anche racconti horror; il suo compagno sospetta in lei una doppia personalità. Fra i vocaboli del suo dialetto che ama di più: cocolo, morbin, sbisigar. E, naturalmente, clanfe. |