Da "IL PICCOLO" di Trieste di domenica 29 luglio 2012
AUSONIA
In 200 alle Olimpiadi delle clanfe
Tuffo, schizzo e morbìn i tre momenti della valutazione tecnica
Tempo di Olimpiadi anche a Trieste: ieri è stata fatta concorrenza a Londra allo stabilimento balneare Ausonia, dove un grande pubblico si è raccolto per seguire la disciplina “clanfe”, originaria triestina. Duecento i concorrenti di quest’anno che, alla quinta edizione, ha introdotto elementi di novità tanto tecnici quanto attenti alla cifra folcloristica dell’evento: a differenza degli anni scorsi il coefficiente di difficoltà del tuffo andava sommato come bonus ai punti già ottenuti nelle valutazioni di “tuffo”, “schizzo” e “morbìn” (il livello di performance artistica), così da evidenziare il fine ultimo dei tuffi triestini - lo schizzo - senza tuttavia dimenticare di premiare l'eventuale difficoltà del gesto tecnico del tuffo. Stava dunque al concorrente scegliere se puntare su un tuffo elaborato che rischiava di penalizzare l’altezza dello schizzo, oppure optare per un tuffo semplice concentrandosi sullo schizzo prodotto. La seconda novità è stata la richiesta di dichiarazione, a ciascun iscritto, della propria zona di provenienza o, a scelta, di quella cui sentiva di appartenere.
I dati raccolti, funzionali alla naturale sfida campanilistica tra i rioni, hanno consentito di segnalarecome maggiore enclave di clanfadori il quartiere di Rozzol. Alle 14 ha preso avvio la grande sfida a colpi di clanfe, bombe e kamikaze: dai sei ai sessant’anni abbondanti, un tuffo a testa, tutti gli “atleti” hanno staccato i piedi dal trampolino per dar vita al proprio attimo di gloria tecnica o teatrale. E giù in acqua dopo una “caminada” in volo, un salto mortale, una “taconeti” o una “biancabalena”, eseguita tirandosi giù gli slip. Il trampolino come passerella per i clanfadori mascherati: sono finiti in acqua Minnie, Arlecchino, Skywalker, Dart Fener una giraffa, una ballerina e ogni sorta di supereroe. Si è poi trasformato in palcoscenico per i protagonisti del tuffo a due “Uno spritz per la giuria”, in cui i concorrenti hanno brindato ai giurati prima di finire di sotto e per il lancio a tre “I’m sexy and I know it” anticipato da abbassamento dei boxer in volo e esposizione di relativi fondoschiena perizomati.
Guido, classe 1950, ha percorso il trampolino equipaggiato di cinque salvagente a paperella e si è esibito in un tuffo dal titolo “L’oca giuliva per Monti”: ciascun salvagente riportava la scritta “l’oca giù l’iva”. Inutile dire che i punti di “morbìn”, per queste esibizioni, salivano alle stelle. Stentate le valutazioni di tecnica e schizzo, colmate tuttavia da fragorose risate e alcune standing ovation per i concorrenti dotati di maggiore presenza scenica.
Vanessa Maggi
copyright © 2012 IL PICCOLO - tutti i diritti riservati