Il vero rivoluzionario parte dall'accettazione della realtà per cambiarla con l’esempio
Massimo Gramellini
Oggi (28 giugno 2015 n.d.r.) un'equipe di onesti cittadini, più multietnica di una squadra di calcio di Serie A, ha dimostrato di avere a cuore il bene comune e in serena e pacifica convivenza ha tirato a lustro il decimo e il nono Topolino e tanta spiaggia di Barcola. Bravi, complimenti e grazie di cuore a tutti soprattutto ai più piccoli.
Con queste parole SPIZ Associazione di Promozione Sociale ha voluto esprimere la propria gratitudine ai tanti, anzi tantissimi, volontari che hanno lavorato per pulire un'ampia zona di Barcola che era stata vandalizzata nelle settimane precedenti. Gratitudine che si amplifica a dismisura verso i più piccoli che hanno preferito aiutare mamma e papà a pulire piuttosto che giocare e divertirsi come la loro età, e le loro responsabilità, imporrebbero.
SPIZ è arrivata al decimo Topolino, zona particolarmente cara ai clanfadori dell'
Olimpiade dele Clanfe, all'alba, e con molta meraviglia ha constatato che già il giorno prima era stato fatto del lavoro dall'encomiabile squadra kosovara capitanata da
Gazmend Muqa balzato alle cronache nei giorni precedenti per aver pulito per primo lo scoglio diventato simbolo della vicenda. A loro va il nostro primo ringraziamento. Instancabili, professionali e ultra-simpatici sono stati i primi a cominciare e gli ultimi a mollare. Davvero grandi instancabili lavoratori!
Poi, con il passare del tempo, hanno cominciato ad arrivare tantissime persone che immediatamente si sono rimboccate le maniche e hanno cominciato a lavorare di buona lena per pulire le tante scritte che imbrattavano gli scogli, i muri, gli spogliatoi e i bagni dei Topolini.
Sperando di non dimenticare nessuno, vogliamo ringraziare i volontari del gruppo
N.I.M.D.V.M., i
Volontari per Trieste Pulita e i tanti, tantissimi, privati cittadini che hanno scelto di dare l'esempio e sacrificare tempo prezioso di una domenica d'estate per curare e amare il bene comune.
Alla giornata ha partecipato anche il gruppo che ha seguito l'invito del pugile triestino
Fabio Tuiach, grazie alla loro presenza e il loro generoso senso partecipativo non sono mancati i krapfen, oltre duecento!, i panini di prosciutto cotto in crosta di pane e le bibite per tutti partecipanti e persino per alcuni fortunati bagnanti che si son visti recapitare direttamente alla sdraio la merenda. Fortunatamente il loro approccio tendente allo scontro non ha avuto seguito e alla fine non ci sono stati momenti di tensione, nè di palese xenofobia. Ma d'altronde loro stessi hanno dichiarato che non sono anti-stranieri a prescindere ma si auspicano che gli immigrati si integrino e lavorino nel tessuto sociale senza creare problemi di legalità.
Un sentito ringraziamento va anche ai volontari del
Centro delle Culture di Trieste che durante l'anno, a titolo gratuito e su base esclusivamente volontaria, insegnano ai ragazzi "stranieri" la nostra lingua, aiutandoli in tal modo a superare le barriere di comunicazione e agevolando la loro integrazione nel tessuto sociale e produttivo della città.
Tanti i bambini e di questo non possiamo che essere felici. Di sicuro per tutti loro, ma anche per i tanti adulti che li hanno accompagnati , che hanno lavorato, o che semplicemente sono venuti a curiosare, resterà impressa l'immagine di una giornata dedicata al lavoro e all'educazione per il rispetto del bene comune. Beh, ai bimbi, sarà piaciuto di sicuro anche la visita di alcuni soci volontari di
U.Ci.O. Unità Cinofile Operative Onlus che hanno inaugurato il programma "Barcola Sicura 2015 UCIO" e mostrato a tutti la scodinzolante professionalità dei loro cani. Davvero emozionanti.
Ci è d'obbligo ringraziare anche il
Comune di Trieste, il Dirigente Direttore del Servizio Sport Adriano Dugulin, e i bagnini dei Topolini che ci hanno fornito la vernice "ufficiale", prodotti specifici per rimuovere i tag e ci hanno dato supporto logistico durante l'intera manifestazione.
Ovviamente erano presenti stampa e televisione, sia locali che nazionale, per sottolineare il gesto esemplare di come affrontare positivamente e pacificamente problemi ormai troppo comuni ai nostri giorni in tutta Italia, ma ai quali Trieste ha detto in maniera costruttiva, serena e non-violenta “no”.
Un "NO" in barba ai tanti, troppi, "No se pol!" tipici di Trieste, la Bella Addormentata sul Golfo.